Descrizione
Nel 2025 Jazznostop celebra la sua 22a edizione. La storica rassegna musicologica, ideata dal Comune di Fiesso d’Artico e organizzata in collaborazione con Veneto Jazz, quest'anno ha il titolo generale di "ANGOLAZIONI: Scatti, onde, strumenti in jazz”.
Nel ciclo di incontri intervengono alcune delle voci più autorevoli, in ambito nazionale e internazionale, della musicologia afroamericana che in questi anni sono state particolarmente vicine alla rassegna, senza trascurare il prezioso contributo di chi arriva per la prima volta a incontrare il pubblico di Jazznostop.
Il percorso inizia martedì 18 marzo con Luca Bragalini, che approfondisce la singolare storia di un’appassionata mecenate, tra dediche musicali e originali fotografie. A seguire, Pino Saulo, voce nuova nella rassegna, che racconta la sua lunga esperienza di radio, come conduttore, produttore e autore storico di Radio 3 Rai; Francesco Martinelli che presenta la complessità del disco, dalle sue origini alla sua smaterializzazione, tra curiosità musicali e risvolti sociali e culturali; e, infine, Enrico Merlin che si sofferma sui tanti strumenti che “suonano jazz”, da quelli più classici a quelli elettronicamente indiavolati.
Gli appuntamenti si svolgono tutti i martedì dal 18 marzo all’8 aprile, presso la Sala Consiliare di Fiesso d’Artico, alle ore 20:45.
La partecipazione ai quattro appuntamenti è gratuita, ma è obbligatoria l’iscrizione entro giovedì 13 marzo 2025 scrivendo a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.
La locandina della rassegna è disponibile in allegato.
La realizzazione di Jazznostop è possibile grazie alla collaborazione di Veneto Jazz e al supporto di Hotel & Restaurant Magia del Brenta e del Ristorante Brace e Fantasia, attività operanti in Fiesso d'Artico.
PROGRAMMA CONFERENZE JAZZNOSTOP 2025
Martedì 18 marzo
PANNONICA – La mecenate del jazz
Relatore: Luca Bragalini
La storia di un amore viscerale, quello della baronessa Pannonica de Koenigswarter per il jazz. Rothschild di nascita, a partire dagli anni Cinquanta si sarebbe fatta in quattro per sostenere i protagonisti di questa musica. Fu agente, musa, amante. Più di 300 musicisti frequentarono la sua casa. Il jazz non fu insensibile a tale dedizione e dedicò a Nica alcune ispiratissime pagine. Musiche, immagini (tra cui le 300 polaroid che Pannonica scattò ai suoi idoli) e parole per raccontare la vicenda di una passione selvaggia.
Martedì 25 marzo
IL JAZZ ALLA RADIO – La radio tra diffusione e produzione
Relatore: Pino Saulo
Le peculiarità del mezzo radiofonico nella diffusione del jazz e della musica in generale, della dialettica tra la pratica della diffusione (concerti, dirette, interviste, informazioni varie) e quella della produzione (concerti prodotti negli studi, incontri/convegni, interviste approfondite, programmi, dischi). Particolare attenzione viene data alle modalità organizzative di un programma radiofonico (scelta delle musiche, tipologia della conduzione, collocazione nel palinsesto...). Si mettono in luce, inoltre, le dinamiche relative alla produzione di dischi dai concerti prodotti in studio e viene illustrata l'esperienza dell'etichetta discografica Tracce/Rai Trade.
Infine, si incontrano altre musiche facendo riferimento all'esperienza del programma Battiti di Radio 3 Rai.
Martedì 1 aprile
DISCO E JAZZ – Una storia a due facce
Relatore: Francesco Martinelli
Il jazz si è diffuso a livello mondiale grazie alla fonografia, ma l’oggetto disco non è neutro: contiene in sé tutti i condizionamenti dell’industria culturale e deve essere letto, oltre che ascoltato, con adeguati strumenti. La “questione della razza” o la “linea del colore” che domina la storia degli USA attraversa e condiziona anche la produzione discografica. Attraverso una cronologia degli sviluppi tecnologici e del loro impatto sulla diffusione musicale, dal cilindro di Edison allo scratch dell’hip‑hop, come i “pescatori di perle” di cui parla Walter Benjamin andremo alla scoperta di questa storia in un ricco percorso di musiche e immagini.
Martedì 8 aprile
JAZZ EX MACHINA – Tecnologia ed evoluzione
Relatore: Enrico Merlin
Inutile girarci intorno: il progredire della storia dell’arte è strettamente legato all’evoluzione della tecnologia e alle scoperte scientifiche che hanno portato allo studio dei materiali, dall’invenzione del colore a olio al computer. Il Jazz non sfugge alla regola, anzi potremmo dire che ne è uno dei figli prediletti. Immaginate un Jazz senza sassofoni, pianoforti e batterie… Ma con l’elettricità e l’invenzione di strumenti elettrificati (prima) ed elettronici (poi) la tessitura dei colori è cresciuta a dismisura. Un viaggio nel tempo ci aspetta.
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Ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2025, 12:30