Arriva a Jazznostop Stefano Zenni, uno dei più prestigiosi musicologi italiani
Pubblicato il 4 aprile 2017 • Cultura , Musica • Piazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia
martedì 11 aprile
CHE RAZZA DI MUSICA
Jazz, blues, soul e le trappole del colore
Relatore: Stefano Zenni
Esiste una "musica nera"? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella "bianca"? Sappiamo riconoscere un cantante africano americano al solo ascolto? Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un "colore", e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile. Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale? In questa conferenza e nel suo ultimo libro Stefano Zenni affronta per la prima volta in campo aperto una materia così delicata, smontando con argomenti brillanti e aggiornati i molti pregiudizi che non solo infestano il discorso degli appassionati, ma trovano ancora ampio spazio nella critica musicale. Per farlo fa riferimento a concetti in apparenza lontani dalla musica, dal colorism al passing, e introduce stimolanti riflessioni sui rapporti fra le culture africano americana, ebraica e italiana. Attraverso un inedito approccio multidisciplinare che si muove con agilità fra i più diversi campi delle scienze storiche, biologiche e sociali, Zenni dimostra che la musica sa essere un esempio mirabile di collaborazione fra individui e comunità: uno scambio ininterrotto di idee e di risorse che trascende ogni barriera culturale o tentazione classificatoria.
NOTE BIOGRAFICHE
Stefano Zenni
E’ nato a Chieti nel 1962. Risiede a Prato.
E’ Presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA).
E’ direttore artistico dal 1997 della rassegna Metastasio Jazz presso il Teatro Metastasio di Prato.
E’ direttore artistico della stagione musicale della Società del Teatro e della Musica L. Barbara di Pescara.
E’ direttore dei seminari Chieti in Jazz, dove insegna “Fondamenti di musicologia afroamericana”, nonché del connesso Chieti in Jazz Festival.
E’ membro dell’International Advisory Board del Center for Black Music Research di Chicago e dell’International Council for American Music (ICAMus).
E’ direttore del Fondo di musica jazz Arno Carnevale a Valenza (Alessandria)
E’ stato per dodici anni collaboratore di Musica Jazz.
E’ editor della sezione jazz del Giornale della Musica.
Insegna:
“Storia e Analisi del Jazz e delle musiche afroamericane” presso i Conservatori di Bologna, Firenze e Pesaro;
materie teoriche e musicologiche nei seminari di Siena Jazz e nel biennio specialistico In.J.Am.
History of Music of XX and XXI Century presso la New York University in Florence.
Ha insegnato in numerosi corsi di formazione professionale per musicisti e musicologi, master ecc. in università, conservatori, scuole di musica.
Tiene conferenze e organizza convegni in Europa e negli Stati Uniti.
Ha prodotto Cd (per la Backbeat) e libri.
E’ autore dei volumi:
Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz (Stampa Alternativa, 1996)
Herbie Hancock. Jazz, Buddha e funky a 88 tasti (Stampa Alternativa, 1999)
Charles Mingus. Polifonie dell’universo sonoro afroamericano (Stampa Alternativa, 2002)
I segreti del jazz (Stampa Alternativa, 2008) Vincitore del premio Migliore libro di saggistica su musica internazionale 2007-2008 a Libri in musica Musica in libro, 1° Festival del Libro Musicale di Sanremo.
E’ curatore dei volumi :
Il secolo di Louis Armstrong (Vanni Editore, 2001)
Il pianista invisibile. Vita e opere di Umberto Cesàri (1920-1992) (SIdMA/CariChieti, 2003)
Miles Gloriosus, a cura di Franco Maresco, Guido Michelone, Stefano Zenni (Backbeat, 2004).
Testi e saggi in (tra l’altro):
Il jazz, a cura di Marcello Piras (Cd-Rom, Editori Riuniti, 1998)
Il jazz fra passato e futuro, a cura di Maurizio Franco (LIM, 2001)