150° ANNIVERSARIO del nome del COMUNE DI FIESSO D’ARTICO

Pubblicato il 14 luglio 2017 • Avvisi dal Comune , ComunePiazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia

In occasione dei festeggiamenti per il Centocinquantesimo Anniversario dell’ufficializzazione del nome del Comune di Fiesso d’Artico, l’Amministrazione Comunale nella serata del 21 Luglio 2017 ha organizzato una celebrazione per dare giusto rilievo a questo Anniversario.

Il Regio Decreto n. 3827 del 21 luglio 1867 autorizzava infatti il cambiamento/estensione del nome da Fiesso a Fiesso d’Artico, in conformità della deliberazione del Consiglio Comunale del 19 aprile 1867 e in onore di Angelo Maria Artico, avvocato fiscale del Magistrato alle Acque di Venezia, che ideò un’ultima e definitiva grande deviazione del fiume Brenta, resasi necessaria per salvaguardare il territorio dalle inondazioni.

Tutta la cittadinanza è stata invitata a partecipare alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale (in allegato il manifesto di convocazione) prevista nella stessa giornata di venerdì 21 luglio alle ore 18.00 nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale, nella quale è stato ricordato lo storico evento.

Sono riportati qui di seguito gli interventi ufficiali nel Consiglio Comunale dell'Assessore Marco Cominato e del Sindaco Andrea Martellato, con i quali hanno salutato i concittadini e tracciato un percorso di memoria del Comune e della Comunità di Fiesso d'Artico, affinché lo storico Anniversario diventi fondamento fruttuoso del presente e del futuro.

Alla fine della cerimonia c'è stato un momento conviviale presso il Giardino del Palazzo Municipale.

INTERVENTO dell'Assessore alla Cultura MARCO COMINATO, C.C. del 21/07/2017

Buon Giorno intanto ringrazio il Buon Dio che mi, ci ha dato il privilegio di partecipare a questo importante anniversario, ringrazio l’Assessorato alla Cultura di cui faccio parte, la Segreteria del Sindaco che hanno accolto ed aderito con partecipazione ed entusiasmo al Progetto Culturale proposto, Saluto e ringrazio i presenti.

Oggi siamo qui a dare ufficiale riconoscimento a un importante Anniversario del nostro Comune ed è per me emozionante e necessario sottolineare la relazione ombelicale che i Fiessesi hanno da sempre con il loro fiume, la Brenta, Medoacus nella tradizione latina, che ha segnato nei secoli la vita dei nostri concittadini, la Brenta madre naturale volubile ora benevola ora irruente, che ha per sua natura e per opera dell’uomo sia causato disastrose alluvioni sia reso possibile trascorsi di gloria e di sereno benessere.

Flexum/flexus/flexio è in latino la curva, l’ansa del fiume Brenta, e qui sta il primo nome di Fiesso, come la toponomastica ci illustra.

Fiesso, come villaggio o località conosciuta lungo la Brenta, ha sicuramente radici molto antiche.

Il paese appare citato per la prima volta nel 1025 nell'atto di investitura del diritto di riscuotere le decime data dall'imperatore Corrado il Salico a Bono, abate di Sant'Ilario. La citazione negli statuti padovani (1225) fra le ville tenute a prestazioni d'opera conferma che Fiesso dipendeva da Padova: fu soggetto alle signorie che si succedettero nel dominio della città e coinvolto nelle molte guerre che l'interessarono dal XIII al XV secolo. Nel 1405 entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu incluso nella Vicaria di Oriago, assetto amministrativo che mantenne fino al 1797. Fiesso fu eretto a Comune nel 1806 e assegnato al Dipartimento del Brenta: con decreto 22 dicembre 1807 fu trasferito al Dipartimento dell'Adriatico, distretto I di Venezia, cantone III di Dolo. Sotto la dominazione austriaca, dopo una parentesi nel 1815, venne ricostituito il Comune già nel 1816. L'insurrezione di Venezia contro il governo austriaco del 1848 fu accolta con entusiasmo nella nostra Fiesso che fu spinta a sollevarsi, obbligando gli Austriaci ad inviarvi un presidio militare e, particolare inconsueto, a sequestrare le corde e i battenti del campanile per evitare che la popolazione potesse essere chiamata a raccolta. Fu tra i centri che inviarono volontari alla difesa di Venezia: uno di questi, Luigi Feneroli, fu catturato dagli Austriaci e fucilato il 15 luglio 1849 mentre, assieme a quattro compagni, raccoglieva vettovaglie da portare nella città assediata e affamata.

Il nostro territorio è stato duramente provato dalle inondazioni. Le poderose piene della Brenta, infatti, costituivano un vero e proprio incubo per la popolazione, tanto da averla indotta a sollevarsi per chiedere provvedimenti contro le ricorrenti alluvioni.

A questo punto è all’Avvocato Ivone Cacciavillani, al quale rinnovo i nostri ringraziamenti, che ci rivolgiamo per avere lumi sulla storia forte straordinaria e a tratti  tormentata di questo Comune con la sua Brenta, che ci porta anche al nuovo nome, Fiesso d’Artico, che il nostro Comune, prima riconosciuto in Fiesso, porta ormai da 150 anni, e di cui oggi celebriamo importante Anniversario.

INTERVENTO conclusivo del Sindaco ANDREA MARTELLATO, C.C. del 21.07.2017

 

Fin dai tempi antichi i corsi d’acqua sono sempre stati fonte di vita e di sviluppo e sono stati motivo fondamentale di aggregazione per persone, famiglie e comunità fino ad accogliere lungo le loro rive veri e propri paesi e città. Anche il Naviglio Brenta ha dato vita, lungo il suo corso, a molti insediamenti e, tra gli altri, anche a questo nostro splendido paese, FIESSO D’ARTICO, del quale oggi ricordiamo un importante anniversario. Un Comune, il nostro, che ha la peculiarità di trovarsi e vivere tra due corsi d’acqua: il Naviglio Brenta e il Rio Serraglio, un piccolo territorio sviluppatosi quindi all’insegna della prosperità che l’acqua porta con sé.

Questa è una zona che ha vocazione e rilievo turistici già da centinaia di anni, quando i signori di Venezia si spostavano qui per i loro periodi di villeggiatura, godendo nel periodo estivo delle loro lussuose residenze, le ville che ancora oggi costituiscono una fortissima attrattiva e ricordano i fasti del passato. Cito solo alcuni esempi di queste architetture straordinarie presenti a Fiesso d’Artico: Villa Soranzo-Fracasso detta la Soranza, Villa Vidalli-Rossi detta degli Armeni, Villa Contarini nelle cui adiacenze affacciate sul Naviglio si disputa con successo da tanti anni il Palio del Ruzante; queste ville sono ancora oggi testimonianza di un illustre passato e sono adesso ville private visitabili su prenotazione.

Il nostro territorio è ideale per una vacanza slow: ci sono percorsi cicloturistici che valorizzano le bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche, come del resto ci siamo abituati alle house-boat che solcano lentamente il Naviglio, e non è possibile tralasciare l’enogastronomia tra le attrattive più tipiche e tradizionali; non siamo e non dobbiamo più essere marginali rispetto alle città vicine di Padova e Venezia, ma complementari e pienamente inseriti e valorizzati in una ampia area turistica da riscoprire come ricchezza diffusa e non come periferia metropolitana.

Il nostro è un piccolo paese nel quale molte famiglie all’inizio del secolo scorso hanno “fatto la storia” costruendo qui il loro luminoso futuro, al quale noi oggi guardiamo con grande ammirazione per il benessere e il lustro che ci hanno portato: Ballin, Fracasso, Baldan, Zuin, Caovilla sono alcuni esempi di illustri imprenditori, le cui aziende sono in alcuni casi ancora in attività e rappresentanti a livello internazionale del Made in Italy. A figure esemplari come queste il nostro Comune riserva da tempo la speciale iniziativa I Nostri Capitani Coraggiosi in segno di riconoscenza e come stimolo per le nuove generazioni.

La storia del paese è narrata anche dalla sua toponomastica, di cui do qualche esempio significativo: via Vecchia segna l’antico percorso d’argine lungo il fiume, via Barbariga ha in sé l’origine veneziana dei Barbarigo, via Fiessetto ricorda il cosiddetto Fiesso piccolo oltre il Brenta degli antichi documenti, via Zuina e via Baldana riportano a storiche famiglie locali e alle loro numerose presenze, piazza Illido Garzara, vicolo Amedeo Zebellin, vicolo Isoido Baldan, via Beppino Smania sono alcune testimonianze in onore dei nostri caduti. E qui, a pochi metri dal Brenta e dal Municipio, c’è il Monumento ai Nostri Caduti, un tempio consacrato alla memoria di tutti i caduti di tutte le guerre da trasfigurare ogni giorno, anche attraversando a piedi Piazza Marconi, in inno alla vita alla pace e alla libertà.

Oggi il nome del Comune di Fiesso d’Artico continua a essere tenuto alto anche nello sport da giovani atleti che si sono contraddistinti con il massimo alloro a livello nazionale e internazionale in discipline come il karatè e il nuoto, così come nei decenni passati la società ciclistica di Fiesso d’Artico è stata un esempio in campo agonistico e sociale, ottenendo importanti successi e riconoscimenti.

Il Naviglio, ormai da molti anni, fa da sfondo a rilevanti iniziative locali, in grado di avere anche grande risonanza turistica e che contribuiscono a tenere viva la magnificenza del passato: Riviera Fiorita è la rievocazione storica dell’incontro tra il Doge e il Re di Francia che giunge quest’anno alla quarantesima edizione e si svolge nella seconda domenica di settembre, con l’atteso passaggio a Fiesso d’Artico del corteo acqueo che festoso e regale parte da Stra e arriva fino a Malcontenta; il Palio del Ruzante coinvolge nell’ultima domenica di settembre tutti i Comuni rivieraschi ed è una sentita competizione sportiva che rievoca il tradizionale tiro del burcio; Brusemo a Vecia nel giorno dell’Epifania è un appuntamento con la tradizione molto partecipato e suggestivo, così come il fiume e le sue rive sono il fascinoso sfondo per gli spettacoli di teatro di strada e i concerti jazz della storica rassegna denominata Estate Fiessese sul Naviglio.

La comunità di Fiesso d’Artico si distingue anche per ospitare, insieme a poche altre in Italia, l’Adorazione Perpetua nella chiesa della Santissima Trinità, dando la possibilità, da quindici anni a questa parte, a tutti i fedeli di pregare in qualsiasi momento, di giorno e di notte, 365 giorni all’anno; i cittadini fiessesi, forti delle relazioni salde di un piccolo paese dove tutti si conoscono, sono stretti in una rete solidale che mantiene ancora lo spirito profondo di mutuo aiuto.

Il Comune di Fiesso d’Artico ha stretto da tempo e mantiene vivo un rapporto di amicizia e di gemellaggio con il Comune francese di Saint-Marcellin, di cui quest’anno ricorre il decennale, in cui sono coinvolti i cittadini, le famiglie e le associazioni, attraverso iniziative di scambio e di reciproca conoscenza che si ispirano allo spirito di fraternità europea e che vogliono offrire soprattutto ai giovani occasioni di crescita e di aperto confronto.

Ho piena convinzione, come prima anticipavo, che il futuro del nostro territorio è sempre più legato alla sua vocazione e ricchezza turistica, collegata fortemente alle città di Venezia e di Padova, conosciute in tutto il mondo per il patrimonio storico, culturale, religioso; è chiaro che il fatto di essere un distretto di eccellenza mondiale per la creazione e produzione di calzature, scelto dalle maggiori griffe internazionali per le sue sapienze artigianali, diventa un ulteriore elemento di sviluppo e di promozione della Riviera del Brenta; turismo e calzature sono volani a reciproca spinta  con potenzialità enormi.

Per rendere concreta questa vocazione turistica è indispensabile pianificare e armonizzare lo sviluppo urbanistico del territorio, che oggi è saturo di aree edificate, in modo tale da valorizzare il centro storico, recuperando e ristrutturando l’esistente nel rispetto della sostenibilità, e da restituire centralità ai corsi d’acqua. Il Rio Serraglio e il Naviglio Brenta devono sempre più diventare luoghi da vivere da parte dei cittadini e dei turisti. Questo è un progetto già avviato e in parte realizzato. Tutti i Comuni della Riviera hanno collaborato nella pubblicazione circa tre anni fa della guida in sei lingue “Le Delizie della Brenta”, diventata anche una comoda e cliccata app, che descrive gli itinerari turistici del nostro territorio e poi nella messa a punto del sito web Bikeways che mette in rete gli oltre 100 km di percorsi ciclabili tra la Brenta e la laguna di Venezia. Un ultimo passo molto importante nella ridefinizione del sistema turistico territoriale, destinato a migliorarne l’organizzazione e a innovare e differenziare l’offerta in chiave sostenibile secondo le nuove direttive della Regione Veneto, è la recente sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la costituzione dell’Organizzazione di Gestione delle Destinazioni (OGD) “Riviera del Brenta/Terra dei Tiepolo” riconosciuta dalla Regione Veneto e che, a fronte della soppressione dell’azienda di promozione turistica APT, offre la possibilità ai soggetti pubblici e privati di questo territorio di coordinarsi per promuovere in sinergia attività e virtuose politiche turistiche. La Riviera del Brenta e il Miranese vengono così a costituire dal punto di vista turistico un’unica area di riferimento, l’OGD “Riviera del Brenta/Terra dei Tiepolo”, appartenente al Sistema Turistico Tematico “Città d’arte, centri storici, città murate e sistemi fortificati e ville venete”, la cui creazione è stata coordinata dall’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta e comprende sia una componente pubblica (Città Metropolitana di Venezia e San Servolo Servizi Metropolitani, Camera di Commercio, Università Ca’ Foscari, i 17 Comuni della Riviera e del Miranese) sia privata (con l’adesione ad esempio di Confindustria Venezia, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, C.I.A., Confagricoltura, VELA Spa, Consorzi Pro loco); è oggi in corso di perfezionamento il Piano Strategico di Gestione della OGD, per offrire al turista la miglior accoglienza, il miglior soggiorno e la migliore offerta complessiva possibile, intesa come risorse, infrastrutture e servizi, grazie al lavoro d’insieme svolto da tutti i soggetti competenti.

Il Comune di Fiesso d’Artico trova quindi il suo sviluppo generale e la sua valorizzazione turistica in una logica e in un contesto territoriali, che pur senza perdere di vista la centralità del paese lo riqualificano in una dimensione sovracomunale, costituita in primis dalla Riviera del Brenta e arrivando poi ad ampliarsi fino al Miranese e alla Città metropolitana di Venezia.

Per le istituzioni e amministrazioni pubbliche la sfida attuale è quella di guidare con lungimiranza questi processi di trasformazione dei territori delle relazioni e delle conoscenze, di aprirsi al mondo presente e futuro con la consapevolezza di salvaguardare la propria identità storica culturale ambientale, di superare le difficoltà di una crisi economica congiunturale puntando sul partenariato tra pubblico e privato; abbiamo la responsabilità di preservare e di lasciare ai nostri figli il bene prezioso rappresentato da questo territorio e da questo Comune.

Ringrazio tutti i presenti, tutti coloro i quali hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, tutti i cittadini e gli amici di Fiesso d’Artico che la vivono con amore e la rendono unica e grande ogni giorno,

 sono orgoglioso di essere il primo cittadino di Fiesso d’Artico e di poter guidare il nostro paese in questo momento storico,

Viva il nostro fiume e la nostra terra, Viva i Fiessesi, Viva sempre Fiesso d’Artico!

Manifesto Convocazione seduta del Consiglio Comunale in data 21-07-2017

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